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Come può un sito restare al passo con le IA in agguato?

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5 Post 4 Autori 58 Visualizzazioni
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  • F Non in linea
    F Non in linea
    Franco
    scritto ultima modifica di Franco
    #1

    L'ultima fast letter di Giorgio Taverniti è molto interessante https://giorgiotaverniti.substack.com/p/internet-e-morta-viva-internet
    Questo passaggio è determinante:
    *La mission di Google è stata sempre organizzare le informazioni del mondo.

    Ora si è aggiunta un piccola postilla, che vi dico io, perché lì non c’è.

    Diventare l’unico soggetto in campo tra le persone e le informazioni. Ridurre il più possibile la visibilità di chi sta in mezzo. Tagliare più pezzi possibile della catena.*
    Non è una vision profetica ma il quotidiano che arriva.

    Quindi la domanda sorge spontanea come si può costruire un sito di contenuti per essere pronto ad affrontare un web con l'IA?
    joomla cosa dovrebbe migliorare per essere competitivo con questa nuova realtà che arriva?

    Io penso che il sito debba smettere di pensare SEO, ma di pensare ad avere un suo pubblico e avere l'obiettivo di farlo registrare sul sito.
    La rete social va bene ma chi decide quale e quando il contenuto arriva a contatto con il lettore lo decide il social stesso.
    Mentre se registro un lettore posso contattarlo per email e parlarci direttamente.

    1. Joomla dovrebbe definire il flusso di email di servizio in uscita, adesso è inutile mandare una mass mail con joomla perchè i servizi di posta bloccano un flusso di mail eccessivo.
    2. migliorare l'accesso ai contenuti registrati
    3. avere un opzione che blocchi l'IA per determinati contenuti

    Possiamo definire insieme un elenco di componenti o moduli che possono aiutare ad avere un sito che sia un posto migliore per il lettore?

    matty80M 1 Risposta Ultima Risposta
    0
    • pstradaP Online
      pstradaP Online
      pietro strada
      scritto ultima modifica di
      #2

      Cerco di non crearmi troppi problemi rispetto a quelli già esistenti.
      Continuo a pensare che un sito ricco di contenuti, fatto bene, accessibile e ben organizzato possa sempre avere un valore sia per le IA sia per gli utilizzatori.
      Non credo sia Joomla a dover migliorare, ma noi che dobbiamo "emergere" puntando sulla qualità dei nostri siti.
      Non capisco perché un sito debba togliere la componente SEO o ridurne l'importanza, semmai il contrario.
      Un utente si registra se gli fornisci qualcosa di valido (torniamo ai punti precedenti).
      Quella sul mass mail non l'ho capita, invio mail massive tranquillamente con strumenti come acymailing, ovviamente tramite un smtp server dedicato, dkim, dmark e spf ben configurati.
      Che vuol dire migliorare l'accesso ai contenuti registrati?
      Per bloccare (per quale motivo?) l'accesso da parte degli spider IA puoi iniziare dalla modifica del robots.txt (credo di aver scritto un post in proposito).
      I principali componenti per Joomla stanno integrando (piano piano) le funzionalità IA soprattutto per velocizzare determinate attività, con quale valore è tutto da capire.
      Ci sono già componenti che ti consentono di creare chatbot personalizzati sfruttando/creando LLM dai contenuti del sito (chatgpt assistant per esempio) .
      Però tutti questi giochetti hanno un costo. Se devo creare un bot che risponde al massimo a dieci messaggi altrimenti scatta il tassametro preferisco non farlo, piuttosto creo una page faq molto ricca.

      io clienti che sbavano per avere funzionalità IA integrate nel sito non ne ho ancora visti.

      Puoi trovarmi su: geniodelweb.it

      1 Risposta Ultima Risposta
      1
      • matty80M Non in linea
        matty80M Non in linea
        matty80
        risposto a Franco ultima modifica di matty80
        #3

        @Franco mi sembra di capire che tu non abbia per niente le idee chiare ne riguardo all AI, ne riguardo a software Open source ne riguardo a Joomla e tantomeno a internet.
        Però puoi sempre riformulare il discorso per rendere comprensibile cosa ti stia preoccupando!
        Scusami non voglio offenderti, specialmente perché non ti conosco.

        ilaboratorio.net

        F 1 Risposta Ultima Risposta
        1
        • F Non in linea
          F Non in linea
          Franco
          risposto a matty80 ultima modifica di Franco
          #4

          @matty80 Io seguo da tempo Giorgio Taverniti, che presumo tu abbia presente chi è, nello specifico mi riferivo alla sua ultima Fast letter.
          Il cambiamento che porta l'AI è epocale e ci sarà necessariamente una selezione, come ha detto centinaia di lavori scompariranno e forse altri ne verranno.

          Joomla è la piattaforma che su cui gira il mio sito, infermieriattivi.it dal 2009.

          Io trovo molto semplice joomla e non sono informatico, ma quella che deve essere la direzione del CMS di domani deve tenere presente gli effetti dell'IA.
          All'inizio tanti utilizzavano l'IA per fare contenuti, adesso se usi una ricerca di Google vedi che l'IA fa i contenuti in automatico e hai subito una pagina di sintesi che ti rende inutile andare sul sito che parla di cosa fare in 3 giorni a Roma.

          Leggevo che vogliono fare un joomladay, non si può ignorare la presenza dell'IA e delle migliaia di appassionati (se ci sono ancora) che installano e personalizzano joomla perchè sono i clienti di domani.

          Quindi la domanda non cambia, in un contesto di concorrenza con l'IA, possiamo definire insieme un elenco di componenti o moduli che possono aiutare ad avere un sito che sia un posto migliore per il lettore?

          Spero di essermi spiegato meglio, quando un argomento mi appassiona salto molte cose.

          1 Risposta Ultima Risposta
          0
          • LucantropoL Non in linea
            LucantropoL Non in linea
            Luca Capponi
            scritto ultima modifica di Lucantropo
            #5

            La situazione ad oggi è piu o meno questa:
            Google: Ai overview pare porti ad un calo tra il 30 ed il 50% delle visite ai siti informativi/editoriali/blog.
            Ai mode probabilmente avrà un impatto simile.
            I risultati "tradizionali" sono spesso un casino.
            Riuscire ad essere inglobati nelle ai overview non è semplicissimo e non è detto che porti traffico, è stato raccontato per settimane che il traffico da ai overview sia di maggiore qualità ma negli ultimi giorni questo concetto è abbastanza dibattuto.
            Bing: situazione simile con l'aggiunta che viene utilizzato pochissimo.
            Altri motori di ricerca come Yahoo, Duck Duck go, etc danno risultati più tradizionali e attendibili ma sono usati ancora meno di Bing.
            Quasi sicuramente il futuro, a meno di forti prese di posizione di editori con relative denunce e class action, si poggerà su Google Ads o simili.
            Bisognerà portare traffico prima di iscrivere a newsletter.
            Social: in Meta la portata organica media è prossima allo zero, anche i reel non danno più il boost di qualche tempo fa, per lo meno in segmenti aziendali.
            I cambi di algoritmo/introduzione di meta ai stanno portando ad un aumento dei costi delle ads, io stesso ho riscontrato improvvisamente dei costi per clic passati da 19 centesimi a quasi 40, cosa avvenuta su campagne in piedi da parecchio e che performance bene fino a un paio di mesi fa.
            Tik tok ha una portata organica decisamente superiore, andando però ad analizzare i dati si vede che la percentuale di persone che guarda i video per intero è veramente bassa, soprattutto se sono sopra i 15 secondi.
            Creare contenuti aziendali non è quindi una passeggiata.
            Youtube potrebbe essere un canale interessante, bisogna capire che direzione prenderà con l'uso massiccio delle ai per la produzione dei video.
            La situazione diciamo che non è entusiasmante come poteva essere per le precedenti "evoluzioni" del web.
            Sicuramente bisogna studiare, testare e mettere a budget capitali abbastanza importanti per le ads.
            Di contro molti teorizzano un ritorno alla comunicazione tradizionale, depliant, cartellonistica e simili a cui associare un sito per questioni di brand identity.
            Non so se questo approccio sarà quello giusto ma non lo considero del tutto insensato.

            To be or not to be...

            1 Risposta Ultima Risposta
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