Post sul gruppo FB WordPress
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WordPress: dal simbolo dell’open source al paradigma del profitto?
WordPress, sembra imboccare una strada che suscita non poche perplessità. La recente controversia attorno ad ACF Pro (Advanced Custom Fields) e le politiche adottate da Automattic, guidata da Matt Mullenweg, mettono in discussione il delicato equilibrio tra spirito open source e strategie commerciali.
Alla base dell’open source ci sono principi di trasparenza, collaborazione e condivisione. Tuttavia, le mosse volte a centralizzare il controllo — come l’obbligo di utilizzare WordPress.org per aggiornamenti o la gestione delle licenze di plugin indipendenti — suggeriscono un allontanamento da questi ideali. Si delinea un panorama in cui il profitto sembra prendere il sopravvento sulla filosofia collaborativa che ha alimentato il successo della piattaforma.
Un confronto emblematico aiuta a cogliere la portata di questa deriva: Linus Torvalds, creatore del kernel Linux, avrebbe mai potuto imporre una “tassa” sull’utilizzo del suo software? Una simile mossa avrebbe messo in ginocchio gran parte dell’infrastruttura digitale globale, inclusi Android e molte tecnologie chiave. Torvalds, però, non ha mai usato il proprio ruolo per vantaggi personali. Al contrario, le recenti decisioni di Mullenweg sollevano dubbi sulla legittimità di alcune azioni, che rischiano di soffocare la concorrenza e deviare dal modello open source.
Dove tracciare il confine tra open source e business?
WordPress è un progetto collettivo, sviluppato grazie al contributo di migliaia di professionisti. Eppure, i benefici economici derivanti dalla piattaforma non sembrano riflettere un’equa redistribuzione verso la community.Stiamo assistendo a una forma di anticompetitività?
Decisioni come il blocco o il controllo su plugin indipendenti come #ACF sembrano penalizzare soluzioni che, in modo naturale, competono con i prodotti di #Automattic. Questo comportamento non solo solleva questioni etiche, ma potrebbe rientrare in una logica di abuso di posizione dominante.#WordPress oggi rappresenta quasi il 43% dei siti web globali, un ruolo che porta con sé un’enorme responsabilità. Il successo della piattaforma non è mai stato il risultato della visione di un singolo individuo, ma piuttosto il frutto di una collaborazione collettiva senza precedenti. Ignorare questo aspetto rischia di alienare la fiducia di chi ha costruito WordPress come lo conosciamo oggi.
Il futuro di WordPress non può basarsi solo su strategie di mercato, ma deve preservare quei principi di apertura e innovazione che l’hanno reso un simbolo. Se il web è davvero “democratico”, allora la community deve poter essere partecipe, e non vittima, delle decisioni che influenzano la piattaforma.
L’open source merita rispetto, non compromessi.
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Quale gruppo?
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Jabba ha postato un commento, facciamo vedere che ci siamo
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proviamo a portare la discussione qui !
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@pstrada ha detto in Post sul gruppo FB WordPress:
Jabba ha postato un commento, facciamo vedere che ci siamo
Dove?
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Qualcuno cita CVE e CERT
Se fosse così:
https://cve.mitre.org/cgi-bin/cvekey.cgi?keyword=wordpress